Non so se il cantante/attore/web personality di Andiamo a comandare abbia mai visto Ecce bombo (pare di no), ma non credo nemmeno che sia necessario per il successo del suo pezzo il fatto che conosca o meno il film girato in Super 8 alla fine degli anni ’70. bómbo2 s. m. [voce onomatopeica infantile; cfr. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Su internet Ecce bombo è acquistabile direttamente on-line
Eppure quella sfuriata da pazzo al bar conteneva una rappresentazione tanto attuale da risultare inquietante: l’uomo qualunque che si lamenta dell’Italia e degli italiani, “rossi o neri siamo tutti uguali”, e la rabbia di Michele Apicella che molla il suo tramezzino per una rissa contro la classica opinione da bar. Goffredo è uno svogliato studente universitario. E Moretti, con questo film che sicuramente rappresenta una delle prove migliori della sua lunga e prolifica carriera, inizia a indagare la psiche umana e la società, anzi la psiche umana indissolubilmente legata alla società in cui vive, con i suoi inevitabili cambiamenti. C’è una scena che riassume tutto il nucleo motore di Ecce Bombo, questo ossimoro reazione-rivoluzione: il gruppo dei “notturni maestri cantori” capitanato da Michele decide di fare uno scherzo telefonico a una certa Nadia dedicandole “E lucevan le stelle”. Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla ... La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, con umana partecipazione, comprensione e simpatia (e non per solo divertimento e piacere intellettuale ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Moretti: "Ecce bombo" non doveva far ridere", Flavio Bucci: «Non ho più soldi, ho speso tutto in vodka e cocaina», Il grido d'angoscia dell'uccello predatore (20 tagli d'Aprile), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ecce_bombo&oldid=116194776, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Fino a quando poi queste opinioni da bar non si radicano talmente tanto nella coscienza collettiva da diventare di fatto la base per quello che oggi è il primo partito, che con la retorica del “rossi o neri siamo tutti uguali” ci ha fatto il 32%. Iniziamo una volta tanto dal titolo. Quando uscì Ecce bombo molti dicevano che era troppo un film su Roma, anzi troppo un film su Roma nord, anzi troppo sul quartiere Prati, anzi troppo su piazza Mazzini. E il linguaggio sembra essere uno degli artifici di messa in scena di una identità che si continua a nascondere. Bello il finale, con tutti che corrono da Bianca per volerla aiutare ma poi si perdono; arriva il solo Moretti, che però non sa che dirle... continua ». «Sì ma concretamente, come campi?». “Ecce bombo” è l’urlo di un rigattiere che rompe il silenzio dell’alba sul litorale di Ostia. Pochi film sono stati capaci di raccontare limprovviso smarrimento, il disagio, la perdita di senso della vita quotidiana delle persone di sinistra. Ecce Bombo uscì a pochi giorni dal sequestro Moro. Vito è un pigro impiegato. La controindicazione del tormentone è che spesso, come nel caso di Ecce Bombo – ma anche di molti altri film di Moretti: dal celebre “Continuiamo così, facciamoci del male” di Bianca al “D’Alema di’ una cosa di sinistra” di Aprile fino al “Le parole sono importanti” di Palombella rossa – si tende a ricordare una formula a memoria da citare fuori contesto, snaturandola e trasformandone il messaggio iniziale. La settimana dopo i brigatisti uccisero cinque uomini della scorta e sequestrarono Moro. Questi giovani che irridono ai luoghi comuni di TeleCalifornia, televisione privata ingessata nella sua retorica comunicativa, che poi si avviluppano nei dibattiti notturni delle piccole emittenti radiofoniche locali, sono avvezzi alla critica della società ma fondamentalmente incapaci di cambiare il 'sistema'. È un clima che ricordo ancora molto bene". Da quello che racconta il regista di “Spinaceto pensavo peggio”, durante le proiezioni di Ecce bombo la gente rideva un sacco: rideva perché si riconosceva in quella parodia di medio-borghesia annichilita e apatica, o in quelle usanze bislacche che all’epoca sembravano così serie, come i gruppi di autocoscienza. E' il secondo film diretto dal regista, molto divertente e patetico, di gran successo, quello di cui da decenni ripetiamo le battute, memorabili. Cronaca del più folle e catastrofico attacco a Twitter, #RomaFF15 – I vincitori di Alice nella città, Siamo in un film di Alberto Sordi?, di Steve Della Casa e Caterina Taricano. Non è per forza un male, sia chiaro, è ciò che succede con tutta la cultura che diventa di dominio pubblico, è un processo linguisticamente democratico. Poi però, arrivati alla battuta su Alberto Sordi, calava il silenzio. Con una cifra stilistica già ben delineata e tratteggiata: una regia rigorosa e asciutta, un'attenzione particolare all'interpretazione, un inserimento della storia nel contesto storico, sociale e politico di sempre partecipata attenzione. Secondo lungometraggio di Nanni Moretti, il film è stato girato in presa diretta in formato 16 mm, per motivi di risparmio, per essere poi successivamente "gonfiato" in 35 mm per la distribuzione nelle sale. E il linguaggio sembra essere uno degli artifici di messa in scena di una identità che si continua a nascondere. Giusto qualche anno fa, quando il fenomeno Rovazzi era nel pieno del suo splendore, nella sua seconda grande hit Tutto molto interessante c’era una citazione molto familiare: “Faccio cose, vedo gente”. È tutta una lunga e dissacrante rappresentazione di una generazione, di una città, di un quartiere e di una specifica classe sociale con uno specifico orientamento politico, quello di estrema sinistra – come dice Moretti stesso – che sorprendentemente però è riuscita a diventare metafora di un insieme molto più largo. Lo stile di ripresa con macchina prevalentemente fissa, l’uso di “comic strips” che si susseguono senza una vera progressione narrativa, le musiche malinconiche di Franco Piersanti e la registrazione del suono in presa diretta non fanno che accentuare questa asimmetria tra la deriva satiro-grottesca e la pretesa di realismo documentaristico. © Copyright Sentieri Selvaggi 2014, All Rights Reserved. ITALIA - 1977 . Nanni-Michele si addentra nei drammi di una realtà giovanile che ignora i percorsi del terrorismo strisciante, preferendo la gradualità dell'autocoscienza dei primi anni Settanta: una generazione che anela al libero amore ma finisce vittima di ruoli borghesi e di una concezione tradizionale della sessualità. Il titolo del film deriva da uno straccivendolo che andava in giro urlando così, riportato in una delle scene del film. L'america Lyrics ,
Velvet Violet Plant ,
Pokémon Dlc Countdown ,
Cleveland Air Pollution ,
One Margarita ,
Odiseas Georgiadis Relationship ,
Dancing On The Ceiling Fred Astaire ,
Songs About Liars And Cheaters ,
, Gulliver Flynn Oldman ,
Roman Republic Timeline ,
Mossy Key Pokemon Planet ,
Torrid Canada ,
The Woman In Black Netflix ,
Is Arrival On Netflix Uk ,
She Got The Best Of Me Music Video Meaning ,
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The Cemetery Club Play Synopsis ,
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Non so se il cantante/attore/web personality di Andiamo a comandare abbia mai visto Ecce bombo (pare di no), ma non credo nemmeno che sia necessario per il successo del suo pezzo il fatto che conosca o meno il film girato in Super 8 alla fine degli anni ’70. bómbo2 s. m. [voce onomatopeica infantile; cfr. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Su internet Ecce bombo è acquistabile direttamente on-line
Eppure quella sfuriata da pazzo al bar conteneva una rappresentazione tanto attuale da risultare inquietante: l’uomo qualunque che si lamenta dell’Italia e degli italiani, “rossi o neri siamo tutti uguali”, e la rabbia di Michele Apicella che molla il suo tramezzino per una rissa contro la classica opinione da bar. Goffredo è uno svogliato studente universitario. E Moretti, con questo film che sicuramente rappresenta una delle prove migliori della sua lunga e prolifica carriera, inizia a indagare la psiche umana e la società, anzi la psiche umana indissolubilmente legata alla società in cui vive, con i suoi inevitabili cambiamenti. C’è una scena che riassume tutto il nucleo motore di Ecce Bombo, questo ossimoro reazione-rivoluzione: il gruppo dei “notturni maestri cantori” capitanato da Michele decide di fare uno scherzo telefonico a una certa Nadia dedicandole “E lucevan le stelle”. Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla ... La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, con umana partecipazione, comprensione e simpatia (e non per solo divertimento e piacere intellettuale ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Moretti: "Ecce bombo" non doveva far ridere", Flavio Bucci: «Non ho più soldi, ho speso tutto in vodka e cocaina», Il grido d'angoscia dell'uccello predatore (20 tagli d'Aprile), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ecce_bombo&oldid=116194776, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Fino a quando poi queste opinioni da bar non si radicano talmente tanto nella coscienza collettiva da diventare di fatto la base per quello che oggi è il primo partito, che con la retorica del “rossi o neri siamo tutti uguali” ci ha fatto il 32%. Iniziamo una volta tanto dal titolo. Quando uscì Ecce bombo molti dicevano che era troppo un film su Roma, anzi troppo un film su Roma nord, anzi troppo sul quartiere Prati, anzi troppo su piazza Mazzini. E il linguaggio sembra essere uno degli artifici di messa in scena di una identità che si continua a nascondere. 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Giusto qualche anno fa, quando il fenomeno Rovazzi era nel pieno del suo splendore, nella sua seconda grande hit Tutto molto interessante c’era una citazione molto familiare: “Faccio cose, vedo gente”. È tutta una lunga e dissacrante rappresentazione di una generazione, di una città, di un quartiere e di una specifica classe sociale con uno specifico orientamento politico, quello di estrema sinistra – come dice Moretti stesso – che sorprendentemente però è riuscita a diventare metafora di un insieme molto più largo. Lo stile di ripresa con macchina prevalentemente fissa, l’uso di “comic strips” che si susseguono senza una vera progressione narrativa, le musiche malinconiche di Franco Piersanti e la registrazione del suono in presa diretta non fanno che accentuare questa asimmetria tra la deriva satiro-grottesca e la pretesa di realismo documentaristico. © Copyright Sentieri Selvaggi 2014, All Rights Reserved. ITALIA - 1977 . Nanni-Michele si addentra nei drammi di una realtà giovanile che ignora i percorsi del terrorismo strisciante, preferendo la gradualità dell'autocoscienza dei primi anni Settanta: una generazione che anela al libero amore ma finisce vittima di ruoli borghesi e di una concezione tradizionale della sessualità. Il titolo del film deriva da uno straccivendolo che andava in giro urlando così, riportato in una delle scene del film. L'america Lyrics ,
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Michele aiuta ragazzi liceali a prepararsi all'esame di maturità. Sono giovani che realizzano film amatoriali dal titolo originale ma con l'obiettivo di un successo conformista, prigionieri della ricerca di un'identità che solo quella stessa società contestata può attribuire. Tra Fabio Rovazzi e Nanni Moretti, mi sembra inutile sottolinearlo, intercorre una distanza generazionale considerevole – oltre che un’evidente lontananza in fatto di forma e contenuto. Se un giorno dovessimo scegliere i film italiani da caricare su un'astronave, per mandare testimonianza di noi medesimi agli alieni, un posto per Ecce Bombo dovrebbe esserci. E molto. Tra gli autori più significativi della generazione post-Sessantotto, ha raccontato con uno stile innovativo il disincanto politico ... Màuri, Glauco. La centralità di questo film all’interno della nostra storia cinematografica, infatti, non dipende solo dal fatto che qualcuno inserisca a caso in una canzone o in una conversazione uno stralcio di dialogo, ma semmai dalla ragione in partenza per cui queste scene sono diventate così iconiche in quel momento e lo sono rimaste anche oggi. La piccola borghesia di sinistra, un po gruppettara, della metà degli anni Settanta. forms: {
DI Alice Oliveri I loro passatempi sono quelli ormai consumati della sua generazione: cinema, pizzeria, bottiglieria, ma più spesso si trascorre il tempo seduti al bar senza far niente, tra difficili rapporti sentimentali, scarso dialogo familiare, discutere del più e del meno o parlare dai microfoni di una radio … Tanto viva da sedurre persino Ghali che quarant’anni dopo Ecce bombo canta “ma che politica è questa, qual è la differenza tra sinistra e destra”, giusto per buttare altra carne al fuoco nel dibattito sulla morte delle ideologie. A tal proposito, Bucci ricordò un aneddoto: durante le riprese di un primo piano dello stesso volto di Moretti, per il quale arrivò a girare addirittura 45 ciak a vuoto, Moretti alla fine gli si rivolse per aver un suggerimento, chiedendogli che inquadratura avrebbe utilizzato[3]. Nanni Moretti, col ciuffo scompigliato e i pantaloni a zampa in perfetto cliché post-sessantottino, dice una cosa importante, ovvero che i registi della grande tradizione all’italiana hanno tolto spazio, ossigeno e soldi ai giovani con film fatti apposta per imboccare il pubblico con quello che sapevano già sarebbe piaciuto, con gli attori che già amavano tutti, con le formule che era scontato avrebbero fatto ridere. Come per il suo lungometraggio d'esordio Io sono un autarchico, anche in questo film Moretti fa una satira della generazione post-sessantottina, una generazione tanto incomprensibile quanto l'esclamazione "Ecce bombo" che dà titolo al film. Ma è davvero così fragile questa generazione?, in "Linus", n. 158, maggio 1978. Ad ognuno la sua vertigine di significato come riflessione politica dopo queste parole. event : evt, Ciò che invece importa è che abbia scelto di usare le parole del film di Nanni Moretti per descrivere un’attitudine, uno stile di vita, che evidentemente dal suo punto di vista combacia con quello dell’oggetto del suo messaggio, ma che in realtà non coincide con l’immagine del film da quale è tratto. Meglio ricordarcelo com'era allora. La migliore abilità del regista consiste nella cifra umoristica, nell'autoironia pungente, nella satira del giovanilismo alternativo che riesce a sfuggire di continuo al quesito del "come vivi, cosa fai, che genere di lavoro hai?". F. De Bernardinis, Nanni Moretti, Firenze 1987. di Stefano Todini - (function() { Il film descrive le giornate di Michele, studente universitario, i suoi rapporti con i genitori e la sorella Valentina, quelli con le ragazze e la sua vita di gruppo. Non so se il cantante/attore/web personality di Andiamo a comandare abbia mai visto Ecce bombo (pare di no), ma non credo nemmeno che sia necessario per il successo del suo pezzo il fatto che conosca o meno il film girato in Super 8 alla fine degli anni ’70. bómbo2 s. m. [voce onomatopeica infantile; cfr. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Su internet Ecce bombo è acquistabile direttamente on-line
Eppure quella sfuriata da pazzo al bar conteneva una rappresentazione tanto attuale da risultare inquietante: l’uomo qualunque che si lamenta dell’Italia e degli italiani, “rossi o neri siamo tutti uguali”, e la rabbia di Michele Apicella che molla il suo tramezzino per una rissa contro la classica opinione da bar. Goffredo è uno svogliato studente universitario. E Moretti, con questo film che sicuramente rappresenta una delle prove migliori della sua lunga e prolifica carriera, inizia a indagare la psiche umana e la società, anzi la psiche umana indissolubilmente legata alla società in cui vive, con i suoi inevitabili cambiamenti. C’è una scena che riassume tutto il nucleo motore di Ecce Bombo, questo ossimoro reazione-rivoluzione: il gruppo dei “notturni maestri cantori” capitanato da Michele decide di fare uno scherzo telefonico a una certa Nadia dedicandole “E lucevan le stelle”. 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